Associazione Professionale Mediatori Civili (A.P.M.C.) - Associazione Professionale Nazionale ai sensi della Legge approvata dalla Camera dei Deputati il 19/12/2012

L'Associazione Professionale Mediatori Civili - Associazione Professionale Nazionale ai sensi della Legge approvata dalla Camera dei Deputati il 19/12/2012 - si sta strutturando in maniera ramificata sull'intero territorio italiano (e anche estero) per la diffusione della Cultura della Mediazione Civile e anche per la salvaguardia della Professionalità dei Mediatori Civili.
Riteniamo inaccettabile, come Amc, che stiano fiorendo pseudo-sindacati che vogliono frammentare il "popolo dei mediatori" suddividendoli in figli e figliastri ossia chiamando a sé solamente chi ha requisiti che questi "sindacati" ritengono siano garanzia di qualità ossia coloro che hanno conseguito un certo titolo in barba a quanto prescrive la Legge che apre anche agli iscritti dei vari Ordini Professionali
L'Apmc NON fa alcuna discriminazione e apre le braccia a tutti i Mediatori. Professionisti che svolgono il loro lavoro, seppur tra mille difficoltà, con serietà, abnegazione e anche tanta umanità, requisito questo sì indispensabile per poter riuscire a far ritrovare alle persone in lite un accordo smussando gli angoli per eliminare gli attriti alla base del conflitto insorto.
Associarsi all'A.P.M.C. non costa nulla ma si guadagna tanto, moralmente, per la soddisfazione di poter fare qualcosa di serio e di concreto per la diffusione della Mediazione Civile.
Siamo consapevoli che in questo frangente, dopo la sentenza della Corte Costituzionale, tutto sia in una sorta di oblio.
Ma siamo anche certi che, anche grazie alla nostra voce, forte e positiva, il Governo che si insedierà provvederà a porre rimedio a ciò che era stato rilevato dalla Corte Costituzionale e che, pertanto, la Mediazione Civile ripartirà come giusto che sia.
L'unica alternativa per i cittadini non deve essere quella di rivolgersi ad una causa lunga e dispendiosa.
Solo la Mediazione consente di aiutarli a trovare un accordo. Una chance troppo importante, che solo chi ha altri interessi vuole venga buttata alle ortiche, calpestando le aspettative dei circa 60mila Mediatori Professionisti che hanno conseguito l'Attestato e degli oltre mille Organismi, molti dei quali anche di Formazione, che alla Mediazione hanno creduto e credono investendo anche notevoli risorse economiche.

Presidente dell'Associazione Professionale Mediatori Civili (A.P.M.C.) è Fosca Colli, Mediatore Civile Professionista nonché Giornalista. La sede è a Roma. Scopo dell'A.P.M.C. è quello di diffondere la Cultura della Mediazione Civile dando spazio alla voce dei professionisti del settore e anche a chi crede nella Mediazione sia che si tratti di avvocati, insegnanti, formatori, Organismi di Mediazione, studenti e altro. L'iscrizione all'Associazione Mediatori Civili è totalmente gratuita e non comporta alcun onere presente e futuro. Chiunque voglia dare il proprio apporto per la Diffusione della Cultura della Mediazione Civile è ben accetto.

Per iscriversi all'A.P.M.C, saperne di più o per chiedere informazioni inviare una email a   asso.mediatori.civili@virgilio.it

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>>PAGINA DEI REFERENTI REGIONALI, PROVINCIALI e TERRITORIALI E DEI MEDIATORI APMC<<<

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Attenzione: la Mediazione civile resta obbligatoria!!!

La mediazione civile resta "obbligatoria" almeno fino alla pubblicazione della sentenza sulla G.U dello Stato.

L'art. 136 della Costituzione ci dice che quando la Corte dichiara l'illegittimità costituzionale di una norma di legge o di atto avente forza di legge (non di un comma di un articolo della medesima), la norma cessa di avere efficacia dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione.

La decisione della Corte è pubblicata e comunicata alle Camere, affinché, ove lo ritengano necessario, provvedano nelle forme costituzionali.
Dunque il fatto che alcuni soggetti fanno disertare la mediazione alla parte che ha avviato la procedura di mediazione è di una gravità inaudita, perché così facendo si calpesta il dettato Costituzionale.

Il comunicato di non ammissibilità costituzionale dell'art. 5 comma 1 deve prima essere depositato con le sue motivazioni presso la Corte e successivamente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Dunque solo dal giorno della sua pubblicazione l'inammissibilità comincia a produrre i suoi effetti.

Tenuto conto che la media di pubblicazione delle sentenze della Corte Costituzionale è di 5 o 6 mesi l'esperimento del tentativo obbligatorio della mediazione resta ed è tale per ora.

Il nuovo Governo ha tutto il tempo di presentare un decreto legge che elimini l'eccesso di delega rilevato dalla Corte.

Nel caso in discussione non è stata infatti dichiarata illegittima una legge ordinaria dello Stato ma semplicemente un comma dell'articolo 5.

Solo se il D. Lsg 28/2010, - approvato nel rispetto delle regole procedimentali previste dall'articolo 72 della Costituzione senza che sia stata rilevata nessuna violazione del principio di ragionavolezza della legge - fosse stato dichiarato anticostituzionale, allora sì che avrebbe prodotto effetti da subito.

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Il testo della circolare del 12 novembre 2012

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MOBILITAZIONE NAZIONALE degli Organismi di Mediazione e dei Mediatori Civili

Lunedì 12 novembre, Roma/Palazzo Montecitorio h.9/14

Si è svolta la Manifestazione Nazionale, promossa dal Forum dei Mediatori e supportata da varie Associazioni di categoria - tra le quali la A.M.C., Associazione Mediatori Civili - da Organismi e da Mediatori giunti da ogni parte d'Italia. Era stata indetta a seguito del fatto che la Corte Costituzionale il 24 ottobre scorso aveva dichiarato l'illeggittimità dettata solo ed esclusivamente da un vizio procedimentale; non ha infatti ritenuto fondate le contestazioni che tendevano a minare alla base l’obbligatorietà della mediazione civile. La Corte si è soltanto limitata a rilevare un mero eccesso di delega.

In tanti si sono così ritrovati di fronte a Montecitorio per far sentire la loro voce di professionisti. Nessuno schiamazzo, fischietti o altro. Una protesta molto pacata e civile che è consistita, da parte dei Professionisti della Mediazione, nell'alternarsi al megafono per spiegare le ragioni del perché la Mediazione Civile obbligatoria non solo non deve morire ma deve avere semmai un rilancio allargando il suo campo di azione. Sono state raccolte anche centinaia di firme di supporto ad un Emendamento "Salva mediazione" c.d. a tempo indeterminato, a firma dei Senatori Franco Bruno e Maria Giuseppa Castiglione e depositata presso la X Commissione Industria.

Tale emendamento prevede tra l'altro che "“Chi intende esercitare, anche con domanda riconvenzionale, in un giudizio, anche davanti al Giudice di Pace, un’azione relative a una controversia in materia di condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto o cessione o conferimento di azienda, risarcimento del danno da responsabilità civile, risarcimento del danno derivante da circolazione di veicoli e natanti, da responsabilità medica, responsabilità professionale e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari, contratti immobiliari e di vendita di  mobili  registrati,  nonché relativi  contratti  preliminari è  tenuto preliminarmente a esperire il

procedimento di mediazione (...)".

Quindi darebbe la giusta considerazione alla Mediazione Civile, fondamentale in tutto il mondo per risolvere situazioni di lite evitando che si finisca in Tribunale o quanto meno arginare il numero dei contenziosi.
Gli Organismi di Mediazione ed i Mediatori Civili chiedono al Parlamento e al Governo di rafforzare piuttosto che indebolire il principio di obbligatorietà, e di intervenire immediatamente, nell’ambito del dettato costituzionale e nel rispetto delle direttive europee, per colmare il vuoto legislativo, per ridurre gli allarmismi ingiustificati e i dubbi interpretativi ingenerati dal pronunciamento della Corte Costituzionale, per non vanificare il patrimonio di esperienze fin qui accumulato.

Il tempo stringe e cresce la preoccupazione negli oltre 60mila persone che hanno conseguito - seguendo corsi onerosi - l'abilitazione a Mediazione civile rischiano di veder vanificati tutto quello che avevano messo in campo per affrontare questa professione nuova in Italia ma che in Paesi esteri è ritenuta nella giusta considerazione.

A far sentire la loro voce anche i Responsabili degli Organismi di Mediazione, che hanno puntato molto sulla Mediazione impegnando anche notevoli risorse economiche. Investimenti fatti con la certezza di doversi confrontare in un mercato sì giovane ma che in prospettiva si sarebbe evoluto seppure tra mille difficoltà.

Sinceramente incomprensibili i detrattori della Mediazione Civile anche perché la Mediazione è un qualcosa di positivo. Il suo scopo non è quello di "togliere" il lavoro ad avvocati. Si dovrebbe cogliere ciò che di buono è negli Stati Uniti, dove è ottima la "convivenza" tra avvocati e Mediatori... tanto che vi sono studi legali e Organismi che "convivono" negli stessi palazzi e uffici senza guerre o altro.

A dire il vero la classe legale in Italia agli inizi quasi  interamente storceva  il naso nei rispetti dell'introduzione della Mediazione; ma  ora moltissimi avvocati si  sono ricreduti  diventando loro  stessi a  loro  volta  Mediatori,  potendo  così  anche  meglio  capire i

meccanismi della risoluzione dei conflitti e svolgendo, ovviamente quando non si palesa una incompatibilità anche loro la Professione di Mediatori.

Quindi appare quanto mai anacronistico e insensato poter pensare che sia meglio che chi è in lite riabbia come unica possibilità quella di impelagarsi in una causa civile lunga, insidiosa e costosa senza poter aver prima la possibilità di vedersi aiutata nella risoluzione del conflitto. L'obbligatorietà serve. Non si può prescindere da essa, proprio perché si deve far capire come sia fondamentale la Mediazione. Risolvere un conflitto non deve essere vista come una perdita di tempo ma come la preziosa occasione delle parti di trovare una soluzione che le soddisfi entrambi con il fondamentale aiuto di un mediatore terzo ed imparziale.

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Come OGGETTO indicare "A.M.C."

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